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Le dolomiti raccontate da Dino Buzzati



Foto di Darietto


























I primi giorni di novembre 2012, prima di ripartire dai miei luoghi natali, decisi di fare " un salto fin lassù " al Monte Pavione, nel parco delle Dolomiti Bellunesi.
Le previsioni meteo davano condizioni stabili di bel tempo ancora per 24-max 48 ore, infatti, due giorni dopo nevicò.
Dal punto di vista logistico si percorre a ritroso il tratto conclusivo dell'altavia n°2, la quale da Bressanone, località Plose ( BZ), ragginuge Feltre, località Croce d'Aune ( BL).
Nel caso decidiate l'avventura del percorso dovrete ragginugere il Passo Croce d'Aune in auto, in corriera, in moto od a piedi, a seconda dei gusti e delle gambe, più o meno atletiche.
Da qui si percorre il sentiero nel bosco, dalla selva si esce dopo 30-40 minuti per trovarsi in ampie e ripide balze erbose dalle quali si scorge, mirando verso il basso, la vastità forestale nei colori tardo-autunnali.





A sud-ovest l'orizzone aereo si perde nella fascia pedemontana fra il Vicentino ed il Trentino



Alzando lo sguardo emergono a picco le quinte rocciose...
 Si affronta la ripida scorciatoia della stradina militare.



Non è finita, c'è un altro tratto prima di giungere al rifugio, annesso anche un bivacco invernale.

Rifugio Dal Piaz

( Da Croce d'Aune circa 2-2,5 ore di cammino, a seconda del fiato. )


Dopo aver mangiato ( abbastanza ) e ben bevuto ( tanto ) è necessaria un'altra ora per scalare il camminamento abbastanza agevole, fino alla sommità del Monte Pavione, attraverso il Passo Pietena.
Lungo il tragitto il panorama è da spettacolo, in vetta al Monte Pavione si apre l'ampia panoramica dolomitica.
In questo post ho inserito altre foto di quella lunga gita solitaria.
Andrò successivamente ad inserire il completo reportage fotografico.
Questo il link :  Papiro Fotografone. Ora è pronto il link specifico : Monte Pavione




Monte Pavione









Uno scenario di natura incontaminata che rappresenta  quel particolare  punto di congiunzione, fino a riprendere parte della nostra essenza.
Scalare per credere !

Le foto qui presenti evocano immagini particolari, assonanti con le atmosfere descritte in alcuni racconti di Dino Buzzati.
Non è un caso, infatti lo scrittore naque da queste parti ( Belluno ).
Ritornava periodicamente nelle sue montagne, nurtiva l'ispirazione con questi riferimenti, collegati inoltre all'infanzia. Monologhi interiori scaturiti in " appigli " letterari tradotti nei suoi romanzi.
Non solo, anche dal punto di vista grafico prese spunto con disegni e dipinti, pubblicati più tardi.
Celebre la rappresentazione in associazione fra le guglie dolomitiche ed il Duomo di Milano, città nella quale visse per impegni di lavoro, principalmente presso il Corriere della Sera.
Nel blog è presente un altro post, contenente illustrazioni e disegni, alcuni dei quali sviluppati nella fantasia e dalla creazione dello scrittore. Sono inoltre inclusi  disegni e pitture di altri artisti, idealmente collegati al romanzo " Il deserto dei Tartari ".
Questo il link : Dino Buzzati.






Due giorni dopo l'escursione sulle prealpi feltrine la neve è scesa dal ciel  ... al meteo non si comanda





Ciao !














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