Tre pillole d'agosto

La barchetta dondola nell'onda che viene e va.

Bella la domenica agostana sotto il chiosco, tetto in paglia che prolunga snodi in filamenti, arrivano fin dentro il drink a strati colorati, cubetti di ghiaccio rotolanti che riflettono i Vostri begl'occhi azzurro mare.

Acqua dolce e sale, sole giallo, gelati in frigo e leggera brezza al bar, a liberar la fonte dal sudore dei " silvani visi ", freschi di mentolo, di abbronzatura e di sorrisi, per la serata che arriverà.

Pizza, pizza, pizza e birra media per i Cavalieri con l'equino parcheggiato nel parkometro.

Pizza, pizza, pizza e pepsi cola per le Dame: orecchini di corallo, bracciali di conchiglie, collane verdi ai filamenti d'alghe.

Nel crepuscolo marino ... l'arancio all'orizzonte, in verticale svetta l'asta, e la bandiera bianca svèlta sventola ... il bagno si può fare.

Rinfrescare le idee, i pomodori nell'orto degli ulivi, e nel giardino dei Ponzi continui.

Paraponzoli e granite sotto i grandi portici che profumano di glicine.

Spremere olive verdi e nere, limoni verdi e gialli, la mela rossa di Adamo il cantante, al Festival bar del 72, la grigia vela eterna di Eva, la ballerina, nel mare di Biagio Marin ... " nell'infinito svolgersi dell' onda " di Charles

Tuffi in piscina olimpica, in vasca da bagno, nel passato e nel presente più indicativo :

 " tuffarsi in seno alla immagine ", nel "mar che specchio è "

Abbassate il volume, abbassate il gas, abbassate le serrande, il portone del garage,le kilo-calorie, la guardia con occhio vigile ed urbano, i toni, i coni gelato, gli ioni e tutte le molecole riscaldate dei sedili.
Coricatevi nel lettino, nello sdraio, nei sogni estivi, che in autunno non son più estivi, ed in inverno ancora meno.

Calate corda nella grotta di realtà, l'ancora nel porto, la zavorra in mongolfiera.

Fate docce, fate dieta, fate finta, fate quello che volete, fate il numero dei pensieri sotto forma di ricordi